Regia di Mel Gibson vedi scheda film
A parte le bizze di M.Gibson non così fastidiose come avrei creduto, ovviamente mi riferisco alla scelta dei dialoghi in lingua indigena, questo è un action che lo si può vedere con molto interesse. Evidentemente il regista e attore statunitense vincitore del premio Oscar come miglior regista per l'ambizioso Braveheart, ha studiato bene la materia della suspense. Il metodo giusto di come tenere lo spettatore incollato allo schermo, ignettandogli nelle vene una calibrata dose di curiosità e adrenalina. C'è riuscito alla grande nonostante alle volte delle carrellate impazzite, smarrite nei meandri di quella foresta centro americana dai pirotecnici slow motion, dai troppi eccessi dramaturgici. Di pantere "volanti azzanatrici", di letali serpenti pronti ad attaccare senza un reale motivo di minaccia, ne abbiano abbassato un po' le aspettative elevate. Certo quando un buon film d'azione si impone come tale lo spettatore non attento non vede, o addirittura sorvola sulle evidenti "crepe", in questo caso "benigne" intendiamoci, e visto il genere proposto non debbo mostrarmi altrimenti troppo pignolo.. Anzi non mancano neanche realistiche ricostruzioni di spaccati di vita sociale all'interno delle tribù Maya. Episodi di bonario bullismo che ci fa capire quanto una comunità umana primitiva come quella rappresentata, sia per certi aspetti sostanzialmente identica alla nostra. E sono sicuro che Mel in questo aspetto ci abbia visto giusto..
Apocalypto "alza la tapparella" mostrando un'ampia finestra che si affaccia sulla cultura Maya, non per forza fedele alla realtà storica, un argomento comunque ben poco ordinario nel cinema, e questo di per sé è già un altro punto a suo favore.
America centrale, 600 anni fa. La civiltà Maya è preda di una terribile epidemia, c'è bisogno di molti sacrifici rituali umani per risollevare l'animo del popolo. C'è bisogno di un riconoscibile evento divino, un'eclissi totale prevista solo dai pochi regnanti.. Degli spietati cacciatori per conto del sovrano, saccheggiato villaggi nelle foreste limitrofe deportando comunità di indigeni e sacrificandone a migliaia mozzando loro le teste. Anche quella del futuro capo tribù Zampa di Giaguaro andrà incontro al triste destino. Ma lui non può permettersi di morire prima di non avere messo in salvo la sua famiglia. È così che la lunga corsa verso la salvezza si disputerà qualche attimo dopo la scampata trucida morte..
5-6/10
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