Regia di Italo Zingarelli vedi scheda film
Tredicesimo film interpretato da Bud Spencer e Terence Hill, qui diretti dal produttore Italo Zingarelli in trasferta sudafricana: una favoletta ecologista e scanzonata come di consuetudine per le commedie della celebre coppia, ma anche un'occasione gettata al vento per tentare di rinverdirne una struttura consolidata ma già oltre il livello di guardia dell'originalità e del brio, oltre che un tentativo fallito di sfruttare con adeguata fascinazione le locations suggestive utilizzate (il film è girato tra Johannesburg e Pretoria ma, salvo la sequenza dei titoli di testa, alcune palme sparpagliate qua e là e qualche animale esotico, sembra di trovarsi nelle campagne dell'Agro Pontino). Lo script firmato da Barbara Alberti e Amedeo Pagani (entrambi già con Bud Spencer e Terence Hill in ...Più forte ragazzi!) e da Vincenzo Mannino (ovvero lo sceneggiatore, tra gli altri, di L'anticristo, Roma violenta, Il giustiziere sfida la città, Italia a mano armata, Napoli violenta e Da Corleone a Brooklyn) non riesce a distinguersi adeguatamente per inventiva e brillantezza, mentre la regia di Zingarelli si limita a gestire con mestiere scazzottate e siparietti comici, perdendo spesso, però, il controllo del ritmo della narrazione, che procede singhiozzante con poco smalto e risibile efficacia. Resta il garbo di qualche gag, l'abituale verve di Spencer & Hill (che qui interpretano due cugini che architettano piccole truffe per spillare denaro ai turisti in cerca di facili emozioni e per difendere la fauna della zona dalle macchinazioni di un cacciatore senza scrupoli), la canzoncina Grau Grau Grau e l'efficace performance dell'ex-pugile Joe Bugner nei panni del cattivone di turno.
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