Jacob ha deciso di dedicarsi agli orfani in India. I fondi sono scarsi e in suo aiuto accorre il ricco Jørgen, ma solo a patto che Jacob torni in Danimarca. Qui scopre che la moglie del benefattore è Helena, di cui era perdutamente innamorato prima di partire.
Note
Il tratto del film è ellittico e ciò che piace è il suo rispetto nei confronti degli spettatori, chiamati direttamente in causa, posti attivamente dinanzi a una storia che vuole solo suggerire, depistare sui dettagli (una lacrima, un anello, una carezza, un primo piano sugli occhi...). Susanne Bier non ha l'urgenza di suggerire terapie balsamiche al dolore fisico e spirituale di una cultura, di un popolo, di un continente in crisi.
Ricattatorio e lacrimevole, poco interessante nello sviluppo narrativo con personaggi stampati e con attori mal diretti, "Dopo il matrimonio" sottrae e non aggiunge alla carriera di Susanne Bier.
l'argomento c'era gli attori anche, ma che viene a mancare e' probabilmente la regia nella seconda metà del film, in mano a un regista con più esperienza avrebbe meritato di più
Penoso, noiso, mal recitato. buon soggetto ma male sviluppato, un racconto patetico dove per colpire il pubblico si ricorre alle scene strazianti e ai bimbi dell'india…
Un film solido, ben interpretato e ben diretto se non fosse per una leggera ossessione per le riprese di occhi in primo piano. Non ci si strappano i capelli ma ad averne di cinema italiano di questo spessore.
‘Cum movere’... I nostri padri latini avevano chiara percezione di ciò che può agitare l’animo. Forse questo qualcosa sta riposto lì, tra le pieghe di un senso agnostico dell’essere e di un segno liturgico del corpo. Parola e lacrima. La prima pare affermare cognizione ma, spesso, è il margine vocale di una fragilità. Un rumore pieno, ma ‘vuoto’ di accettazione. Si deve dire per… leggi tutto
L'opera della maturità della Bier, la terza scritta insieme ad Anders Thomas Jensen e la conferma - se ce ne fosse stato bisogno - della statura del protagonista Mads Mikkelsen, già chiamato dalla regista per Open hearts del 2002. Una trama cervellotica che colpisce per la quantità e qualità dei dettagli tessuti efficacemente insieme, primissimi piani di esistenze… leggi tutto
Citare Bergman, mio regista preferito è davvero una bestemmia! Penso che se questo non fosse un film Danese potrebbe benissimo passare per una delle nostre tante telenovele. Dialoghi al limite del sopportabile. Retorica e buonismo a non finire...peccato, perche' gli attori sono tutti molto bravi ed il soggetto poteva avere un suo perchè. leggi tutto
Certo, siamo ben lontani dai fasti di Festen e fuori da ogni Dogma, ma questo film danese, da cui sarà anche tratto un trascurabile remake nel 2019, si fa comunque ben apprezzare sin quasi alla fine anche se non vorrei mai essere invitato a queste sontuose celebrazioni di matrimoni o compleanni. Perché? Perché c'è del marcio in Danimarca, sempre (lo dicono anche le…
Quando si parla di cinema dal punto di vista commerciale, noto che qui in Italia si tende sempre a fare discorsi del tipo: "Com'è andata quest'anno la competizione fra i film USA ed i film italiani? Hanno…
Jacob è un uomo danese che da tempo ha scelto di dedicare la sua vita agli impegni di volontariato. Il suo impegno, senza particolari risultati, con gli orfani in India è anche un modo per mettere da parte un passato difficile. Quando riceve la proposta di una donazione da un ricco uomo danese, è costretto a tornare nel suo paese d’origine per incontrare il magnate, e…
Uno dei più bei film drammatici che io abbia mai visto. Un cinema raffinato, per gli appassionati di questa arte. Fotografia immensa, regia incredibile, sceneggiatura da Oscar. la performance degli attori è incredibile (superiore in gran parte ai film americani) un mikkelsen realistico, da Oscar. generalmente, tutte le performance degli attori sono di alto cinema. Insomma un film…
Il percorso artistico di Susanne Bier è fatto di pellicole dagli intensi sentimenti, con una predilizione verso l'importanza della famiglia: il suo non è certo romanticismo spicciolo, ma è una forte emozione che può far scendere una lacrima anche al più duro di cuore.
In particolar modo in questo film, la Bier pone tutti gli elementi che l'hanno resa una…
Diamo spazio, com'è giusto, ai gusti del pubblico. Alcune considerazioni: a) gli italiani più amati sono Sergio Leone, Roberto Benigni, Giuseppe Tornatore, Vittorio De Sica, quasi dimenticato Fellini (gli…
Vola altissimo questo film, ma bello alto. E mi dicevo, ma strano, un film così bello, ma è conosciuto? Chi l’ha fatto? Perché non se ne parla di più? La regia, veramente ottima, è di Susanne Bier…ah, ok, questo spiega molto, la signora ha fatto spesso e volentieri gran bei film, e In un mondo migliore (Oscar per il film straniero) per me era…
Il dramma individuale della morte che arriva proprio quando non dovrebbe. E il mondo circostante, in fondo, nemmeno se ne accorge. Ma gli animali imbalsamati appesi alle pareti della sfarzosa villa del ricchissimo Jorgen vedono tutto, sanno tutto, conoscono il passato, osservano il presente ed osserveranno anche il futuro, che Jorgen con cura ha riservato ai suoi affetti più cari...Non capisco…
La macchina da presa della Bier scava vicinissima nelle facce dei personaggi, gli occhi in primissimo piano. Avvertiamo lo stupore e la gioia dei volti all’istante, come fossimo assieme a loro perché la macchina gira intorno agli attori e ci rende partecipi.
Inutile discettare, come fanno in tanti, sulla espressione più o meno fissa di Mads Mikkelsen: qui diventa addirittura funzionale al…
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Commenti (7) vedi tutti
Ricattatorio e lacrimevole, poco interessante nello sviluppo narrativo con personaggi stampati e con attori mal diretti, "Dopo il matrimonio" sottrae e non aggiunge alla carriera di Susanne Bier.
commento di maurri 63La Bier, Una Donna Da Sposare
leggi la recensione completa di LucaJazz94l'argomento c'era gli attori anche, ma che viene a mancare e' probabilmente la regia nella seconda metà del film, in mano a un regista con più esperienza avrebbe meritato di più
commento di disordervoto 6/7
commento di mazingo72Bellissimo.
commento di TommyElettricoPenoso, noiso, mal recitato. buon soggetto ma male sviluppato, un racconto patetico dove per colpire il pubblico si ricorre alle scene strazianti e ai bimbi dell'india…
commento di emme73Un film solido, ben interpretato e ben diretto se non fosse per una leggera ossessione per le riprese di occhi in primo piano. Non ci si strappano i capelli ma ad averne di cinema italiano di questo spessore.
commento di marlucche