Regia di David Bowers, Sam Fell vedi scheda film
Anche nel mondo animale c’è chi se la passa meglio di altri. Ci sono, per esempio, i topi che vivono in case ricche, tra sbarre dorate, nei più lussuosi lussi e ci sono poi quelli che vivono… nelle fogne. Ma se per un tragico incidente, un topo viziato e altolocato, finisce nelle fogne? E’ proprio quello che succede a Roddy che, preso dal panico, cercherà, in ogni modo, di tornare in superficie. Ma la vita del sottosuolo non è affatto semplice e bisogna lottare contro la fame, la povertà e le ingiustizie per mano dei codardi scagnozzi del perfido Rospo. Così Roddy, superato lo spaesamento iniziale e la diffidenza che i suoi simili possono provare per uno di loro che sembra avere sempre la puzza sotto al naso, comincia ad abituarsi a quel “mondo di sotto”, così diverso dal “mondo di sopra”, che, anche se più faticoso, sembra più reale e poi… poi c’è Rita, la bella e intraprendente topina di cui si sta innamorando così, decide di aiutare lei e la sua famiglia a ribellarsi ai soprusi del Rospo e a spodestarlo dal trono della malavita fognaria. La DreamWorks mette in scena, in modo cartonato e colorato, una storia simpatica e piacevole, con una leggera morale di base che viene sopraffatta dallo sviluppo della storia interessante che attira ma non incanta, che parte bene ma poi si perde. I colori però, la fotografia, conquistano ad ogni fotogramma. Peccato per quel finale un po’ prolisso e pasticciato. E poi, mi sono sempre chiesta: perchè un rospo? Non so perchè ma il fatto che il comando sia nelle mani di una grossa rana verde mi stride con il resto della storia... Ma questo è solo una mia fissa che finsice per condizionare il giudizio finale. Pazienza.
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