Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
C?è una macchina in grado non soltanto di permettere giochi di magia incredibili, ma pure il teletrasporto con riproduzione ad libitum della persona. Il Dr. K e le mosche cronenberghiane non sono passati invano. Solo che Christopher Nolan sposta un po' più in là il progetto: che da intim(istic)o diventa sociale e universale. L'etica, allora, si scioglie in rivoli di carne uguale a se stessa; e l'uomo, che crede di dominare il prossimo e il mondo, si trova davanti a un'infinità di Mr. Klein. A farne le spese, ovviamente, sono le identità e le specificità, con tutto ciò che comporta. Ricordate gli ultracorpi e i ragazzi ariani venuti dal Brasile, no? I protagonisti di The Prestige si sfidano senza soluzione di continuità. Letteralmente, ed è questo a far più paura. Ogni riferimento all'attualità è di certo voluto, e appunto spaventoso. Il regista di Memento fa il suo film più bello, di efficacia spettacolare indubbia, con un montare sorprendente di crudeltà e un nichilismo di fondo che proprio nell'ultimissima inquadratura lascia attoniti. Un grande tour de force di "fantascienza", un ricordo cinematografico di trenta o quarant'anni fa che è ancora inquietantemente odierno. E anche uno dei blockbuster più intelligenti degli ultimi anni.
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