Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
Ho un difetto: quando un film termina con un colpo di scena finale che stravolge il senso della storia fino ad allora raccontata, anche se godibile e valido, il mio apprezzamento e la mia voglia di rivederlo in futuro scende a livelli minimi. Mi è capitato con "Seven" di Fincher, parzialmente con "Il Sesto Senso" e The Village" di Shyamalan, con "la Stangata" di Hill (anche se tali film, fino al ribaltamento finale, erano comunque riusciti a creare un coinvolgimento notevole) e, purtroppo, anche con questo lavoro di Nolan. Cosa naturale, d'altronde, aspettarsi "prestigi" in un film narrante la lotta all'ultimo trucco fra due illusionisti londinesi del 1800, ma, a fronte di una sceneggiatura abbastanza valida (seppur poco profonda e superficiale nello scavare le motivazioni ed i demoni interiori dei protagonisti), i colpi di scena risultano "telefonati" e prevedibili, non mascherati dalle veloci e fugaci inquadrature ingannevoli del regista. La storia, la rappresentazione scenica e la fotografia si mantengono comunque su livelli discreti e gli attori sono sufficientemente in parte (perfino Hugh Jackman !), a fronte di una durata leggermente eccessiva. Un'occasione mancata, a mio avviso, per cercare di elevarsi al di sopra della media dei Blockbusters in circolazione.
Ingannevole.
Prestigiosa.
Combattuto.
Sfaccettato.
Sornione.
Superflua.
Elettrico.
Sofferente.
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