Regia di Mario Bianchi vedi scheda film
La prima e forse l'unica cosa che colpisce di questo film è che la banda Vallanzasca, quella del Bel Renè tanto celebre al momento dell'uscita del film, non solo non ha nulla a che fare con questa pellicola, ma neppure viene mai nominata. La spudoratezza del regista e sceneggiatore (insieme al giornalista Vito Bruschini, autore anche di altre opere similmente memorabili come I bambini e la natura o Gola profonda nera, a testimonianza di un'invidiabile versatilità) varca le soglie dell'incredibile: siamo di fronte al caso di un film che, pur di ottenere qualche pubblicità, sfrutta - e lo fa pure in maniera ingannevole - un fenomeno contemporaneo della cronaca nera. Su Mario Bianchi meglio evitare commenti: anzi, qualcosa di buono lo si può perfino dire, visto che questa specie di poliziesco raffazzonato e colmo di stereotipi del genere, in fondo in fondo, si lascia anche seguire; e in effetti a scorrere la lista dei numerosi titoli licenziati dal regista si può intuire che si tratti di uno dei suoi più riusciti. Certo dev'essere migliore di Francesca: sinfonia anale o La puttana dello spazio, così a occhio e croce, anche senza aver visto questi ultimi due intrigantissimi lavori. Bianchi (figlio del mestierante Roberto Bianchi Montero) diresse nei '70 e nei primi '80 qualche film di genere, senza lasciare grosse tracce (western, polizieschi, anche un horror e qualche commedia demenziale, come il delirante Biancaneve & co.), per poi approdare definitivamente al porno (noto è il suo sodalizio con la pornodiva Marina Lotar/Hedman). Insomma, le premesse per aspettarsi molto poco da questo La banda Vallanzasca ci sono tutte e purtroppo non c'è neppure quel tocco in aggiunta di disastrosa presunzione che spesso riesce a dare vita al più ridicolo trash: il budget è ridottissimo, ma non pesa granchè, gli attori sono scarsi, ma non cani totali (diciamo con un giro di parole che guaiscono piuttosto che latrare), la storia è banale ma quantomeno è lineare, la direzione non è poi così catastrofica, tanto che qualche scena d'azione si salva pure. 2,5/10.
Una banda di evasi viene incaricata di rapire una ragazza a scopo di riscatto; una volta compiuta l'operazione però la situazione degenera.
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tanta ingenuita' ma con la giusta dose di violenza e sesso....forse sono ripetitivo con te, ma film di genere simili' adesso non si fanno piu'......certo se lo raffrontiamo con i cult dell'epoca tipo Martino,Lenzi,Castellari rimane da seri B....ma va bene lo stesso (per me)...grazie Miguel
Assolutamente, concordo in pieno. Quello che era il cinema 'di bassa fascia' dei tempi (quando c'era una vera e propria industria cinematografica in Italia) oggi sarebbe cinema popolare di livello accettabile. Inutile disperarsi, molto meglio buttarsi alla caccia (e nella visione) di lavori come questo.
Miguel...non posso che condividere quello che hai detto..
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