Regia di Kenji Mizoguchi vedi scheda film
Una donna, che ha perso marito, figlio e genitori durante la guerra e subito dopo, per vivere accetta di fare la segretaria di un losco industriale e ne diventa l’amante. Ospita in casa sua sorella, che fa la ballerina e gli ruba l’uomo; allora decide di diventare una prostituta. In parallelo scorre la storia della sua giovane cognata, che scappa di casa, viene derubata e violentata da uno studente e si aggrega anche lei a un gruppo di prostitute. Per argomento e modalità rappresentative il film può essere paragonato a un’opera del nostro neorealismo: c’è una tragedia personale che si inserisce all’interno di quella collettiva, e si intravede una denuncia della subalternità femminile nella società giapponese. Forse i toni sono troppo caricati e il moralismo si fa sentire, specialmente verso la fine, ma sono difetti perdonabili.
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