Regia di Davis Guggenheim vedi scheda film
Prendi un ex presidente degli Stati Uniti, un problema reale e spaventoso come il riscaldamento globale, fanne un film-documentario e la reazione a catena è pronta per scatenarsi. I poco più di novanta minuti di verità, grafici e fatti constatati, interviste a scienziati e attacchi ai media incapaci di informare nel modo opportuno, diretti da Davis Guggenheim, hanno mosso l’opinione pubblica e illuminato le menti sul problema, sempre più grave, del surriscaldamento/effetto serra/scioglimento dei ghiacciai e tutto ciò che ne consegue. Premio Oscar nella categoria di appartenenza, ha indignato alcuni leader politici (tra cui W. Bush) e spronato altri ad approfondire tali tematiche. Resta, nell’immaginario collettivo, la più stupefacente, per argomentazione e metodologia di narrazione, opera documentaristica di sempre. Al Gore si dimostra un interlocutore capace di attirare masse d’attenzione, vuoi per il ruolo politico precedentemente ricoperto, vuoi davvero per la naturale abilità nel proferire discorsi che coinvolgono e convincono. La pellicola affascina perché non mostra solo le disastrose conseguenze che, nel corso di qualche anno, si potrebbero avere (dati scientifici alla mano) ma da’ anche voce a chi crede che, la tangente minaccia, sia in realtà falsa. Pone sui due piatti della bilancia le due differenti opinioni cercando, indubbiamente, di far valere le proprie ragioni. Un’opera completa, necessaria per chi tiene a cuore la situazione ambientale ma soprattutto per chi la ignora. Dopotutto ne vale la pena guardarlo, se solo pensiamo quanto ha fatto parlare di se.
P.S. sarebbe stato più consono assegnargli tre stelline e mezza, non potendo ho aggiunto la quarta secondo l’oscillazione di gradimento.
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