Regia di Lindsay Anderson vedi scheda film
un classico del realismo britannico: il ritratto di una generazione frustrata e votata alla sconfitta. E' un film in cui la tragedia (la morte in fabbrica del marito di Margaret) e' gia' accaduta, in cui c'e' spazio solo per il dolore e i rimpianti. A nulla servono gli sforzi e l'ostinazione del burbero Frank, per cercare di cambiare le cose, per distaccarsi una volta per tutte dalla mediocrita' della vita di tutti i giorni: alla fine, si ritrovera' ancora a rotolare nel fango, come all'inizio
bravo, ma fino ad un certo punto. Non vale Marlon Brando: certe volte le sue espressioni sono fin troppo grossolane. Ma la genuinita' e il vigore della sua performance lasciano il segno
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