Regia di Tony Scott vedi scheda film
La chiave di lettura di questo film sta tutta nell'ormai famigerata espressione "sospensione volontaria dell'incredulità". L'impatto dipende quasi esclusivamente da questo fattore (e lo dimostrano le diverse e colorite opinioni espresse anche dagli utenti di film.tv) perché per il resto gli attori son bravi e la tensione non manca, il film prende. C'è un altro problemino: il regista gioca un po' sporco (ed è plausibilissimo che lo faccia in buona fede, non è certo il fratello e lo si è ripetuto fin troppe volte) perché per tre quarti di film questa "sospensione" è accettabile anche per lo spettatore più scettico giacché si chiede solo uno sforzicino di fantasia e di non porre troppe domande alla scienza/tecnologia nota. Poi il calo verticale, repentino (quasi a voler circoscrivere al minimo le boiate inventate per raffazzonare un finale) e, durante l'urlo verso un baratro di incoerenze e forzature, si odono invocare i nomi di Sant'Albert Einstein e San Roger Penrose ma i due fisici sono fortunatamente rivolti da tutt'altra parte e possono evitare, almeno stavolta, di rigirarsi nella tomba. Bastano gli spettatori.
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