Regia di Tony Scott vedi scheda film
Nel porto di New Orleans scoppia una nave e muoiono oltre 500 persone. Il detective Doug Carlin (Denzel Washington) si presenta sul luogo e comincia ad ispezionare. La capacità di cogliere i particolari colpisce l’agente Pryzwarra (un Val Kilmer mai così imbolsito) che lo convoca presso un’unità speciale della polizia. Qui Doug si renderà conto che, quasi per caso, alcuni esperti hanno trovato un metodo per rivedere quanto accaduto 4 giorni prima: una sorta di regia universale su un raggio di circa 3 miglia da quel quartier generale. Doug, scaltramente, capisce che si tratta di un vero e proprio “varco temporale”: non una semplice registrazione insomma, bensì un “rivivere” il passato per una seconda, fatale, volta. E capisce così che quei 500 innocenti, tra cui la bella Claire (Paula Patton) possono essere risparmiati…
Il film scorre via leggero e avvincente, gli attori sono bravi ed il pathos non manca. Ma è la fase di “scrittura” della pellicola il vero plus: in fase di sceneggiatura, tagliando e cucendo tarantinianamente, si mette in piedi una storia che strizza l’occhio a “I soliti sospetti” (il molo, l’assassinio, le cose scritte sui muri), “Ritorno al futuro” (la concezione della linea temporale) e diverse altre pellicole. E ne viene fuori un gustoso, per certi versi originale, filmone action-thriller, in cui l’amore trionfa. Aldilà di alcuni retorici, trascurabili particolari, “Deja vu” ha il suo bel perché: ha una concezione del tempo che, seppur mutuata largamente dal succitato capolavoro di Zemeckis, prende una strada originale e soggettiva (per quanto non condivisibile). Se Doc, infatti, sosteneva che basta un’impercettibile interferenza nel passato per cambiare tutto il destino del Cosmo (la teoria è confermata ne “I Simpson”, in cui una piantina calpestata da Homer nel passato trasforma per sempre le gocce di pioggia in ciambelle), qui invece il detective Carlin torna indietro, salva tutti e, non solo non provoca sconvolgimenti negativi per il mondo, ma addirittura smentisce due miti come Doc ed Homer Simpson all’unisono, eliminando il suo doppio e migliorandosi la vita con quel grande amore che palesemente gli mancava… Americanata!!!
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