Regia di Alessandro D'Alatri vedi scheda film
Rubini e Buy comprimari dei protagonisti Bonolis e Santarelli? E' tutto vero. E' possibile eccome, e se non avete particolari pretese non è nemmeno un film così spiacevole. In questo rovesciamento della logica l'unica cosa davvero azzeccata è il titolo: l'opera prima di D'Alatri si sviluppa sotto il segno della commedia all'italiana - a Bonolis che scimmiotta Sordi siamo d'altronde già abituati in tv - e innesta nella storia del tipico 'perdente' (alla Sordi appunto) l'elemento sexy, con un apporto mai estremo o sboccato come è oggi ormai prassi (per un nome che chiarisca tutto, Vanzina). A tratti demenziale e molto spesso trash, raggiunge il culmine dell'inguardabile nella scena di Porta a porta; a parte queste cadute di tono madornali è un film che scorre senza eccessive banalità e volgarità.
Un onorevole tradisce la moglie con una ballerina della tv; per nascondere la relazione fa in modo che con la starletta venga beccato il suo autista. La situazione, che sembra favorire solo il politico, si capovolgerà ben presto.
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