Regia di Alessandro D'Alatri vedi scheda film
“Commediaclone”, così avrebbe potuto tranquillamente chiamarsi quest’anomala pellicola del solitamente meno “leggero” D’Alatri.
Eppure... eppure quello che funziona, seppur spudoratamente copiato, mi ha piacevolmente spiazzato, facendomi appioppare ben tre stellette su cinque (vero è che con una visione su dvd solitamente si è più magnanimi, anche se non ho ancora ben capito il perché di questo perverso meccanismo...).
Il film omaggia (ma prendete per buono pure il termine “copia”, tanto è tutta una questione di sinonimi) la classica commedia italiana che ironizzava sui difetti dell’italiano medio, con un Bonolis che rifà pari-pari Alberto Sordi, ovvero colui che più di tutti è riuscito ad impersonare questa tipologia di carattere. Inoltre, giusto per non farsi mancare nulla, il regista-sceneggiatore si è “ispirato” al soggetto della commedia francese “Una top model nel mio letto”. Manca qualcosa? Ah già, protagonisti tutti notevoli (persino la Santarelli se la cava) e partecipazioni di lusso, giusto per non far dire a qualcuno che “una volta sì che c’erano dei grandi comprimari”.
DA TENERE:
Mi ha sempre dato un enorme, incredibile fastidio Christian De Sica nelle sue ripetute e becere imitazioni di Albertone, perciò tremavo all’idea di vedere il presentatore televisivo al suo “secondo debutto” cinematografico (non è la sua prima prova attoriale, malgrado molti giornali lo abbiano scordato), ben conoscendo la sua tendenza a scimmiottare i grandi del passato (vedi Totò, ad esempio); è vero, lo clona in ogni cosa, dagli sguardi al movimento del corpo, dal modo di porre le battute al ritmo della recitazione. Ma funziona ed è bravo. E, comunque, non mi ha creato alcuna orticaria, mentre se incappo nella pubblicità di una ben nota compagnia telefonica penso a qualcuno che si sta rigirando nella tomba...
DA BUTTARE:
Non sempre la scrittura serve adeguatamente il buon cast, scivolando sovente nell’ovvietà, nel già visto e nella “commedia che non vuole essere una farsaccia come tante perché dietro c’è un bravo Autore che ha già lanciato nel magico mondo della celluloide un altro personaggio televisivo come Fabio Volo”.
CONSIDERAZIONE FINALE:
Si può dire che, pur volando bassini, alle volte sembra quasi che il regista voglia schifare ciò che invece gli sta dando il pane? Certo che si può. Ma si può anche simpatizzare per un’operazione che, in fondo, riesce a divertire senza farci sentire troppo stupidi. Insomma, una dignitosa alternativa ai soliti rancidi cinepanettoni.
BenSG
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