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Olé

Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film

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Lina

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La recensione su Olé

di Lina
2 stelle

Di questo film si salva soltanto l’ambientazione spagnola, in particolare Valencia, bellissima città sul mare. Il resto è fuffa. Dispiace dirlo, ma i Vanzina stavolta hanno proprio toppato con una storiella ridicola e insipida.

 

La cosa assurda è che sono riusciti a coinvolgere un’attrice internazionale del calibro di Daryl Hannah in questa boiata.

 

Grottesco e poco credibile è il triangolo che si viene a creare tra il suo personaggio Maggie e quelli interpretati da Vincenzo Salemme (il prof. Salvatore) e Massimo Boldi (il prof. Archimede). Come se ora, una bella donna come lei, non possa trovare di meglio di un vecchio flaccido con cui sposarsi. Mah.

 

La sceneggiatura è inconsistente e traccia una trama poco intrigante, banale e per lo più noiosa. Molte le sequenze che fanno sbadigliare. Il ritmo è piatto, la narrazione è un tantino spenta e lenta, i dialoghi trascurabili, la messa in scena scarseggia di virtuosismi comici e la colonna sonora è sciatta e inadeguata.

 

Dal titolo di quest’opera si spera di stare per vedere qualcosa di coinvolgente che abbia piacevoli richiami ai costumi e alle tradizioni spagnole, ma i Vanzina non riescono a sfruttare come si dovrebbe la location scelta. Il risultato è scadente ed è un peccato. Tutto quello a cui si assiste è la competizione amorosa tra due insegnanti con poca personalità. Si contendono una professoressa americana confusa, che si lascia conquistare, a mio avviso, molto facilmente. Il primo che le fa delle advances ha già la sua attenzione.

 

Forse, con un copione brillante ma anche con un cast diverso, si sarebbero ottenuti risultati migliori. Boldi qui cambia per la prima volta partner cinematografico, ma non sembra una buona idea. Salemme al posto di De Sica non è una scelta oculata. Non diverte. E la scena finale in cui canta “Come mammeta t’ha fatte”, dopo aver scoperto che la sua futura sposa è ancora pura – a quell’età e in un’epoca come questa, non si può introdurre a caso personaggi simili, per favore! – fa davvero cadere le braccia. Perfino peggio di lui Enzo Salvi, la sua sterile comicità ormai non ha più nulla da raccontare.

 

Una commedia in definitiva penosa e inutile, che non fa nemmeno ridere.

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