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Un'ottima annata

Regia di Ridley Scott vedi scheda film

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La recensione su Un'ottima annata

di ROTOTOM
4 stelle

Ridley Scottex va in vacanza in Francia con il suo amico Russel Crowe e tanto per non saper cosa fare girano un film…meraviglioso.
La cosa meravigliosa è che a Max Skinner /Russel Crowe broker rampante, riesce una speculazione che ha del miracoloso, semplicemente ordinando -in due righe due di sceneggiatura- Vendi quando i prezzi sono alti e ordinando Compra quando questi scendono – anche Giuseppe il mio ortolano compra le patate quando costano poco e le vende ad un po’ di più- con l’ausilio di un grafico dalla elementare forma sinuosa ad uso e consumo dello spettatore meno avvezzo ai giochi di borsa con l’intento di inserirlo attivamente nella trattativa, farlo sentire partecipe quando egli con i suoi occhi di spettatore pagante vede il prezzo che scende e vorrebbe urlare lui Compra! e guadagnare svariati miliardi, avere gli sguardi degli impiegati adoranti addosso, accarezzare disinvoltamente le gambe di una bella collega e cercare di farsi la segretaria. Il tutto in due minuti di urla convulse e caos da borsa alle “grida” in stile Wall Street yuppies anni '80. Fotografia livida. Max Skinner non va in vancanza. Arriva presto. Finisce presto. –e di solito non pulisce il water- .Chissà. Diavolo d’un Scottex, ancora questi trucchetti , la frenesia del momento, il pathos non pienamente compreso ma attivamente partecipato. Che è successo? Non si sa, si sa che Max ha guadagnato un sacco di soldi. E questo vi basti. Poi, finita questa scena pasionaria che ci introduce al discutibile personaggio di Max Skinner il film si interrompe e inizia un lungo spot pubblicitario preso di peso dalla Barilla, dalla fotografia patinata, delle emozioni spadellate sui primi piani delle bottiglie di vino per il più classico dei transfert emotivi, sulle vigne suadenti, le cipolle aulenti, gli alberi in fiore e sui buoni sentimenti filtrati da primi piani ammiccanti, e sempre un po’ di più –si sa- Arena ti da. L’amore piomba in gioco con un tonfo sordo, che donna sei, tu, in ogni cosa che fai- un amore difficile- la vita è vita insieme a te. Amore voluto a tutti costi e per questo lottato per almeno 10 minuti, il tempo che serve a servire la cena, per la precisione Zuppa del Casale, quello in vendita colmo di ricordi ma che col farro e i legumi lega a quella terra saggia come i veterinari sono legati all’amaro Montenegro quando salvano un cavallo con l’aereo. E’ l’amore, l’amore per la terra da solo buoni frutti, è l’amore con l’accento francese che fa tanto Closeau, in francese uccelli è oiseaux e tutto scorre via di filare in filare, di bicchiere in bicchiere, colmo di rosso col sole che ci filtra dentro e dà quel non so che di atmosfera, di Vecchia Romagna. Vecchio e stanco Ridley Scottex Casa, quella casa che c'è sempre dov'è Barilla, con le farfalle e i fiori, i sogni son desideri di felicità e la retorica non è sempre banalità a volte è proprio un nulla pneumatico. Così, esauriti i temi dello stronzo che diventa buono, la stronza che diventa buona, della differenza tra fare i miliardi e fare vino, tutti insieme appassionatamente si ritrovano a tavola, la buona tavola di una volta dove l’amore trionfa, la terra continua a dare buoni frutti, la natura di prima mano, Nuvenia pocket sicura e vai, aspettando Giovanni Rana che porti personalmente i tortellini e poi si mangia e io brindo all’avventura che con te non è finita, è il gusto pieno della vita che solo Averna ti da. Sarà stata anche un’ottima annata ma questo è veramente un pessimo film.

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