Regia di Nanni Moretti vedi scheda film
"Nel cinema, gli attori sono la borghesia, l'immagine è il proletariato, la colonna sonora è la piccola borghesia, eternamente oscillante tra l'una e l'altro. L'immagine, in quanto proletariato, deve prendere il potere del film, dopo una lunga lotta".
~Michele
Primo lungometraggio del maestro Moretti. Sin dai primi secondi dall'inizio della pellicola, si può intuire di una non certa esperienza cinematografica, visto l'utilizzo della Super 8 come macchina di ripresa e di attori non professionisti. Notiamo anche una marcata imperfezione registica, ma essendo un esordio anticonformista quello di Moretti, gli dobbiamo questi errori che ha imparato a evitare nei suoi futuri film, in particolare "Ecce Bombo", che uscirà due anni dopo. La scioltezza con cui vengono interpretate certe scene, ci fanno capire di essere all'interno di un grande teatro, composto da attori che cercano di essere più realistici possibile. E il contesto economico-sociale che Moretti affianca, mettendo di mezzo la famiglia "malcapitata" del protagonista stesso, retribuisce una profonda riflessione filosofica legata al periodo, e non solo. La cosa che ho apprezzato più di tutte é stata, sicuramente, l'accuratezza delle location. Nonostante i tre mesi di riprese a Roma, Moretti sembra aver girato in più posti, quindi oltre Roma, poiché le ambientazioni accolgono gesti particolari, dove gli attori stessi della pellicola faranno i propri giochi di ruolo, per tentare di spaccare con il loro mediocre spettacolo teatrale.
Discreto nella sua imperfezione.
7.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta