Regia di Nanni Moretti vedi scheda film
In questo esordio, per quanto epocale, Moretti non ha saputo trarre, dalla povertà dei mezzi, una ricchezza espressiva in grado di dare consistenza allo spaccato generazionale oggetto (o meglio: soggetto) del film. Opera acerba, dilettantesca, improponibile sotto certi frangenti (il primo dialogo fra Michele e sua moglie, prima della separazione, è a dir poco imbarazzante). Moretti aveva già le idee chiare su quello che avrebbe voluto esprimere col suo cinema, ma l'equilibrio formale e le invenzioni dei suoi capolavori degli anni 80 sono ancora un traguardo lontano.
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