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Io sono la legge

Regia di Michael Winner vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Io sono la legge

di axe
7 stelle

Durante una notte di bagordi, uno tra alcuni mandriani in transito nella cittadina di Bannock uccide accidentalmente un anziano del luogo; tempo dopo, lo sceriffo del villaggio, Jered Maddox, si presenta a Sabbath, località ove i mandriani lavorano, al soldo del possidente Jason Bronson. Maddox ha con sè una lista di sospetti, da arrestare per condurre a processo a Bannock, o, in caso di loro resistenza, uccidere. Bronson, anch'egli sulla lista, vorrebbe opporsi a Maddox senza ricorrere alla violenza, ma lo sceriffo non lascia alcuna scelta, ne' a lui, ne agli altri sospetti. Un western cupo, pessimista, violento, diretto dal regista anglosassone Robert Michael Winner, il quale consolidò la propria dialettica, nelle successive regìe dei primi episodi della serie "Il Giustiziere Della Notte". Protagonista del raqcconto è lo sceriffo Maddox. Egli giunge nella città di Sabbath già con un cadavere al seguito; si presenta all'anziano sceriffo del luogo, una sua vecchia conoscenza, il quale è relegato al ruolo di "mediatore". Non può, infatti, collaborare con il collega. I ricercati di Maddox sono tutt'altro che malvisti a Sabbath; Bronson è uno stimato ranchero, fattosi le ossa durante gli anni della "conquista del West" e successivamente divenuto padrone di mezza città. I suoi uomini, benchè, turbolenti, hanno famiglia nel luogo e non hanno mai rappresentato un problema per la comunità. Di conseguenza, l'attività di Maddox è disapprovata, quando non apertamente osteggiata, dagli abitanti di Sabbath. Nonostante ciò, Maddox, privo di timori ed abile con la pistola, persegue l'obiettivo che si è prefissato; le sue certezze vacillano a causa dell'incontro con una sua ex-fidanzata, divenuta successivamente la donna di uno dei ricercati; ella, pur con il fine di salvare l'uomo che ama, gli fa comprendere quanto la sua determinazione sia esagerata; l'invita a rinunciare, a scegliere una vita più tranquilla, magari dedicandosi alla cura della terra. Non più giovane, allettato dalla prospettiva di "voltar pagina", magari insieme alla stessa donna, Laura, Maddox prende in seria considerazione l'ipotesi. Ma è sufficiente il coinvolgimento in un'ulteriore sparatoria per convincerlo, senza altre esitazioni, a portare a termine la propria missione. Il giudizio su questo personaggio non può essere positivo; benchè agisca a fini di giustizia, i suoi antagonisti non sono banditi e ritengono di non doversi piegare alla volontà dell'uomo di legge, il quale non lascia loro altre possibilità, se non arrendersi o morire. L'orgoglio impedisce loro di scegliere la resa; non rimane che dar la parola alle armi, ma Maddox è un osso troppo duro anche per tutti loro messi insieme, ed infatti non lascia superstiti dietro di sè. Ma non c'è soddisfazione in ciò; ne' per le vedove e gli altri parenti dei morti, ne' per la famiglia dell'anziano precedentemente ucciso a Bannock, ne' per lo stesso Maddox, ormai rassegnato ad una vita di violenza e solitudine. Quasi tutti i personaggi sono interpretati da attori di una certa età; tra essi spiccano Burt Lancaster, nel ruolo del protagonista; Robert Ryan nel ruolo dello sceriffo di Sabbath; Lee J.Cobb nei panni di Bronson; Sheree North è la disillusa Laura. Tra i giovani, spicca la presenza di Robert Duvall. Il ritmo è sostenuto; non ci si annoia. La narrazione è accompagnata da una buona colonna sonora. Le ambientazioni sono tra le più classiche per un western; polverosi villaggi, ranches, brulle colline dalla vegetazione rada. Il pessimisimo del regista emerge dalla "decostruzione" degli elementi dell'epopea western. Lo sceriffo Maddox porta la legge senza che essa sia percepita come giusta; a causa della "fluidità" della società dell'epoca, una buona condotta di vita in un luogo poteva cancellare il disvalore di un delitto (colposo, nel caso di specie) commesso altrove. Bronson, dopo una dura vita di sacrifici e lotte, condotte certamente con pochi scrupoli, è destinato alla sofferenza ed una fine ingloriosa. L'anziano sceriffo di Sabbath, ad essere considerato un vigliacco a causa del suo atteggiamento ondivago. Laura, come Maddox, alla solitudine. Tutti i personaggi, dopo vite "nomadi" - attestate come tali dai loro stessi racconti - sono destinati ad una sconfitta. Buon western, avvincente ed ben interpretato; ammantato di violenza ed amarezza.

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