Regia di Michael Shackleton vedi scheda film
"Survivor - Il Sopravvissuto" diretto nel 1987 da Michael Shackleton,
devo dire che non mi è dispiaciuto.
La storia racconta che Survivor, è un astronauta che assiste
dallo spazio alla distruzione del pianeta a causa da un conflitto
termonucleare.
Quando rientra però trova un pianeta deserto e sterile, dove
i pochi sopravvissuti sono a livello animale e si uccidono
per poche gocce d'acqua.
Il Film è una co-produzione America e Sudafrica e rappresenta
la opera prima e unica di Michael Shackleton, e si colloca
in quei prodotti post-apocalittici molto ambiziosi,
dove il regista racchiude varie idee del Cinema che
andava all'epoca.
Infatti quando inizia dove Survivor, interpretato
da Christopher Mayer, cammina in un deserto
allucinante e dove l'unico che trova lo vuole sparare
per un goccio d'acqua, sembra che si ispiri a "Mad Max",
dato che questo ha influenzato molto il genere per
l'ambientazione e i conflitti di un futuro dispotico.
Il regista comunque ci sa fare con la macchina
da presa, anche se a tratti è statico, e imposta
il tutto dove lo spettatore sente i suoi pensieri,
e come vive questa realtà disastrosa.
Ecco a mio parere per l'idea iniziale era meglio
che la durata era inferiore ai 90 minuti, e magari
poteva essere un mediometraggio, però
a un certo punto perché il protagonista vuole
salvare la ragazza che ha conosciuto e salvato
dai mercanti di schiave, si trova in un altro
posto e il tutto, devia in un altra dimensione.
Infatti Survivor si trova in un altra realtà sotterranea,
una anche triste, e devo dire che c'è un monologo
troppo lungo, ma molto filosofico.
Per quanto riguarda il messaggio, arriva chiaro,
perché sono la paura e le conseguenze del nucleare,
che all'epoca si facevano molti, già all'inizio degli
anni '80, e di più dopo Chernobyl, ma non solo
anche della tirannia dei Russi, che erano i cattivoni
e gli spietati, che volevano fare a loro somiglianza
il mondo, poi poco di un Anno e le cose cambiarono
perché venne Gorbaciov.
A suo modo il Film è innovativo soprattutto quando
prende la piega che somiglia a "1984" e "Terminator",
e addirittura azzecca la fine di Gheddafi, e ha riprese
molto movimentate, miscelando la tirannia e la
filosofia con la storia.
Nel Cast figurano anche:
Richard Moll-Sue Kiel e Ben Dekker.
Invece nel reparto tecnico segnalerei
le splendide musiche di Adriaan Strijdom.
In conclusione un Film medio,
tra i più strani che ho visto,
per come concepito poteva essere un idea
di un mediometraggio e lancia il messaggio
di una guerra nucleare e i rischi che porta verso
l'umanità, per una deriva che poi cambia,
e nel trovarsi in un mondo parallelo,
miscela (o cita) Film Cult del decennio,
per una lotta contro il male, a colpi
di discorsi colti e filosofici.
Il mio Voto: 6.
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