Regia di Luigi Scattini vedi scheda film
Due sono le note per cui viene ricordato questo immondo mondo movie: il commento parlato di Enrico Maria Salerno e la colonna sonora di Piero Umiliani, che contiene la celeberrima Mah-na mah-na, originariamente composta proprio per questo prodottuccio di scarso budget e perfino minori risultati. La ricostruzione dei costumi (e delle tanto fantasticate libertà) sessuali svedesi è a dir poco svilente - e non certo per la Svezia, quanto per gli autori - italiani - di tante sciocchezze e baggianate: Luigi Scattini e Lucio Marcuzzo. Il tono del commento è in definitiva da bar (anzi da bettola, di quartiere degradato), con commentini e risatine superflue che annientano qualsiasi pretesa di serietà nel presupposto reportage; a liquidare in fretta la questione basti considerare le inquietanti riflessioni sulla dimestichezza degli svedesi all'incesto e allo stupro poichè troppo avvezzi al consumo abitudinario del sesso, visto da loro quasi come un procedimento meccanico, razionalizzato, privato di qualsiasi sentimento. Generalizzazioni e dati grossolani, un lavoro tirato via e di nessun rilievo documentaristico, che a tratti sa essere realmente razzista e fastidioso. "Svezia:inferno o paradiso? Purgatorio" è la giusta conclusione (giusta per un simile lavoro), qualunquista ed inutile, che propone Scattini. Mezzo voto in più a testa per Salerno ed Umiliani, sempre impeccabili nonostante il tremendo lavoro cui hanno associato i loro cognomi. 2/10.
Documentario sulle libertà sessuali in Svezia: educazione sessuale già a scuola (ed anche in tv), approcci fra ragazzi, famiglie che si formano senza volontà di figliare, aborto e contraccezione, pornografia ed emancipazione femminile, omosessualità aperta, perfino stupro e incesto.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta