Regia di Larisa Shepitko vedi scheda film
Un desolato collettivo agricolo in una zona arida e sassosa del Kirghizistan come emblema della disillusione comunista nell'Unione Sovietica post-staliniana. Una storia di amore, onore e sudore in bianco e nero che sembra voler fare da contraltare allo stacanovismo romantico di Boris Barnet e ai gioiosi colori della mietitura di "Un'estate prodigiosa". Un'opera di tutto rispetto per un giovane cineasta alle prime armi.
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