Regia di Neil Armfield vedi scheda film
"Candy" l'ho visto due volte prima di farmi un parere. Penso a tutt'oggi che ci siano nel film troppi cliché sulla dipendenza. Dipendenza da sostanze, dipendenza nei rapporti. Non che manchino i momenti di dolore (violenza, aborto, astinenza, morte etc), ma anche in questi manca una connessione con il dolore della tossicodipendenza. Nel film sembra una vita parallela, una scelta alternativa con possibilità di uscita (peraltro nemmeno catastrofica). Nella vita è la punta di un iceberg di dolore e sofferenza. Lo stesso fatto che Candy riesca a superare il problema senza dover creare un distacco dal mondo che quel problema rappresenta e rappresentava, mi pare una fantasia un po' troppo poetica del regista. Una ricerca all'happy ending in un film dove non aveva senso nemmeno pensare ad una cosa del genere. Nonostante ciò, quel morboso rapporto amore-dipendenza-droga mi è sembrato interessante: si poteva osare di più.
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