Che fine ha fatto Antonio Ragusa, povero emigrante calabrese partito da Genova nel 1952 per l'Argentina e diventato poi Tony Vilar, il più famoso cantante melodico del Sudamerica nei primi anni '60? Un suo lontano parente, giovane cantautore cresciuto con il mito del cugino Antonio/Tony, inizia a cercarlo.
Note
L'esordio al lungometraggio di Giuseppe Gagliardi è un falso documentario su un inesistente personaggio, per raccontare le tante facce dell'emigrazione italiana e della mitologia del successo. L'originalità alla base del progetto è indubbia, peccato che col procedere dell'inchiesta le trovate diventino ripetitive.
Negli anni '60 un certo Tony Vilar - al secolo, Antonio Ragusa - lasciò l'Italia per emigrare in Argentina, dove ebbe un successo incredibile come crooner. Poi, nel pieno della popolarità, sparì improvvisamente al punto che neppure la ex moglie ne seppe più nulla. Peppe Voltarelli, musicista anch'egli e parente alla lontana di Vilar, si mette sulle tracce dell'uomo per trovare una… leggi tutto
Negli anni '60 un certo Tony Vilar - al secolo, Antonio Ragusa - lasciò l'Italia per emigrare in Argentina, dove ebbe un successo incredibile come crooner. Poi, nel pieno della popolarità, sparì improvvisamente al punto che neppure la ex moglie ne seppe più nulla. Peppe Voltarelli, musicista anch'egli e parente alla lontana di Vilar, si mette sulle tracce dell'uomo per trovare una…
Un discorso semi-documentaristico, che prende lo spunto attraverso una ricerca di un personaggio famoso negli anni'60 in Argentina e quasi misteriosamente scomparso. Con uno spunto come questo si attraversa anche il mondo della emigrazione prima in Argentina e poi negli Usa degli italiani, non trascurando mai l'argomento principe che poi porta anche a delle considerazioni etiche e…
Tony Vilar, al secolo Antonio Ragusa, sarebbe il popolare cantante italosudamericano (argentino, per la precisione) che negli anni '60 fece successo con la versione in spagnolo di Tintarella di luna e con Cuando calienta el sol (in verità dei Los Marcelos Ferial). Un lontano cugino, il musicista Peppe Voltarelli dell'ensamble Il parto delle nuvole pesanti, si mette sulle tracce di Vilar dopo la…
Un film ibrido. Non credo ci siano altri aggettivi per definirlo, senza darne ovviamente giudizi di valore. Potrebbe sembrare un documentario, se non sapessimo fin da subito che si tratta di un mock-documentary, o muckumentary che dir si voglia, ovvero un falso documentario. Lo stile è quello del cinema documentario: macchina a mano, immagini a bassa definizione, jump-cut. Ma Toni Vilar non è…
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