Regia di Bruno Corbucci vedi scheda film
Noschese e Montesano fecero coppia in svariate pellicole dei primi anni Settanta; per il primo fu un'esperienza poco redditizia in termini di fama (viene tuttora ricordato principalmente per le esibizioni televisive e, in particolare, per le imitazioni di personaggi celebri, numeri che non mancano neppure nel corso di questa sgangherata pellicola), per il secondo fu invece un discreto lancio. Dopo aver girato insieme Io non scappo... Fuggo (regia di Franco Prosperi) e Io non vedo, tu non parli, lui non sente (di Mario Camerini), con Sergio Corbucci il duo si produce in questo Io non spezzo... Rompo; trattasi di trilogia comica? Assolutamente no, è soltanto mancanza di fantasia. In questa pellicola Noschese e Montesano sono carabinieri (ruolo che il secondo rivestirà ancora, con successo, sul grande schermo) combinaguai accomunati sia dall'arma che dalla frequentazione da parte del secondo della bella figlia del primo (Janet Agren, che come sempre in quegli anni è straordinaria... senza bisogno di aprire bocca - seppur non faccia grossi danni quando la apre). La sceneggiatura di Castellano e Pipolo è poca roba, ma fa il suo (scarso) dovere: un po' di azione, qualche battutina e qualche facile gioco di parole, gag scritte addosso ai protagonisti e lieto fine rocambolesco; nel cast anche Gordon Mitchell, Claudio Gora, Lino Banfi, Giacomo Furia. Musiche di Gianni Ferrio, con divertente tema di apertura e chiusura il cui testo è opera di Castellano e Pipolo, cantato da Piero Focaccia. 3,5/10.
Due carabinieri pasticcioni si ritrovano nel mirino di una banda di gangster. Proveranno a infiltarsi, con esiti demenziali.
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