Regia di Pete Walker vedi scheda film
Con questo thriller, più formale ma estremamente persuasivo, Pete Walker cambia radicalmente il piano di ascolto: né vittime innocenti o sacrificali né carnefici di dichiarata follia. Con un preciso, inesorabile diramarsi fra gli intricati rebus della psiche, il film cede alle lusinghe del parossismo puntando più sull’evoluzione del personaggio che su quella del racconto. Ottima la definizione del casting, ma gli imperscrutabili disegni del male trionfano solo sul meraviglioso volto di Lynne Frederick. Femmineo.
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