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Canta quando torni a casa

Regia di Anthony Mann vedi scheda film

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La recensione su Canta quando torni a casa

di pgm
7 stelle

Francia. 1945. Fine della Seconda Guerra Mondiale. Giornalista/scrittore pieno di sé si imbarca per tornare in America. Gli viene affidata la responsabilità di un gruppo di quindici ragazzi (cui si aggiunge una simpatica clandestina che c'è e non c'è) prossimi a ritornare in patria, ai quali tenta di imporre, senza troppa fortuna, la propria disciplina. Una bella cantante compie il viaggio insieme a loro e niente andrà più come previsto.

Un giovane Anthony Mann, negli anni a seguire famoso e apprezzato regista di noir e western, dirige questa gradevolissima commedia musicale, leggera leggera, di soli settantuno minuti, che stempera toni e orrori del conflitto appena terminato girando al largo degli stereotipi. Gioventù contro maturità, caos contro ordine, corpo contro mente, modestia contro orgoglio, da e su queste contrapposizioni si dipana un film che, per quanto fine a se stesso, riesce a non annoiare e a divertire, con alcuni momenti davvero riusciti (tra gli altri, l'episodio dell'ignaro venditore di libri, sulla nave, che demolisce a parole l'opera sulla guerra scritta dal protagonista alla presenza dello stesso autore, e la scena della cella, a New York). Amori più o meno riusciti, equivoci, un paio di canzoni davvero belle, sentimenti d'antan fanno di "Canta quando torni a casa" una pellicola assai simpatica, seppure, forse, dall'esito piuttosto semplice e, invero, scontato.

Voto: 7

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