Regia di Giuseppe Bertolucci vedi scheda film
Interessante documento sull'ultimo lavoro di Pasolini, che si espone in prima persona in una intervista inedita corredata da filmati e foto realizzati sul set. Come gli altri suoi film, anche Salò o le 120 giornate di Sodoma è ricco di riferimenti al quotidiano (in particolare alla deriva consumistica della società) ed offre ampi squarci della filosofia - e non solo della poetica - pasoliniana; poterne sentire discutere l'autore stesso è un vero piacere. Peccato sia un'intervista relativa solamente ad un film; del resto il materiale non è poco (un'ora di solo monologo del regista-autore) e spesso Pasolini ci dona qualche perla del suo pensiero su cultura, religione, politica ("La speranza è una cosa orrenda e inventata").
Pasolini nel 1975, durante le riprese di Salò o le 120 giornate di Sodoma, parla a ruota libera del suo cinema, della politica, della condizione umana e del suo ultimo (purtroppo in tutti i sensi) lavoro.
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