Regia di Brunello Rondi vedi scheda film
Cosa volesse fare Rondi di questo Le tue mani sul mio corpo, non è chiaro. Dopo aver co-sceneggiato i capolavori di Fellini ed essersi dedicato (con Heusch) alla rilettura cinematografica della Vita violenta pasoliniana, senza poi dimenticare il discreto Il demonio, Rondi decide di sterzare bruscamente in direzione - parrebbe - dell'erotismo patinato e del thriller psicologico. Purtroppo nessuna delle due caratteristiche funziona pienamente nel film: di erotismo non ce n'è, al massimo si vedono tette qua e là, mentre di thriller è difficile parlare, con una trama tanto frammentaria ed irrisolta; le psicologie dei personaggi, infine, manco vengono prese in considerazione: è dura interpretare il protagonista, arduo stabilire se si tratti di un folle, di un malato, di un 'buono' costretto a tramutarsi in 'cattivo' o chissà che altro. Le informazioni date allo spettatore sono poche, i dialoghi latitano, la recitazione non è sempre impeccabile e le uniche cose dignitose sono alcune scene dal montaggio frenetico e 'godardiano', che illustrano in pratica la caotica percezione della realtà da parte del protagonista: un po' pochetto. 2,5/10.
Ossessionato dal ricordo della madre, morta malata quando lui era piccolo, un giovane fotografo commette un duplice omicidio.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta