Regia di Jorge Grau vedi scheda film
Discreto gotico spagnolo. Al di sotto dei modelli ma non disprezzabile.
Nonostante la produzione spagnola di quegli anni pulluli di horror scadenti, questo è un decente film vampiresco, con un occhio a Corman e uno a Bava. E un terzo alle grazie delle attrici (ma non è un film erotico).
L'idea dei processi per vampirismo con le salme dei vampiri esposte in tribunale è buona e abbastanza paurosa, anche perché le scene non hanno alcuna enfasi o drammatizzazione. Il fatto che in quella bara (di vetro...) ci sia un cadavere vampiro fa già paura da sola.
La pellicola è girata evidentemente in estate, e forse è per questo un po' troppo luminosa; evidentemente non si poté aspettare l'autunno o l'inverno. Comunque la fotografia dà una luce strana sugli esterni, e le inquadrature riescono a sfruttarli in modo intelligente per la situazione. Insomma, non si ha mai la sensazione di essere in un placido paesino spagnolo dove la vita scorre tranquilla.
Lucia Bosè ha il coraggio di interpretare una donna non più giovane, ossessionata dalla scomparsa della sua bellezza (come allora era veramente).
Qualche lentezza e incertezza qua e là non compromettono il giudizio complessivamente positivo.
PS: Lasciate perdere il titolo italiano. E' tanto altisonante quanto fuori luogo.
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