Regia di Alberto Sordi vedi scheda film
Nono film come regista di Sordi. Certamente una delle sue opere più interessanti dal punto di vista registico, specie per il tema trattato e l' ottima sceneggiatura di Rodolfo Sonego. Era davvero notevole lo sforzo di Sordi di restare al passo con i tempi adeguando il suo cinema ai tempi e ai costumi. L'' idea che sta alla base del film è molto originale. Il maschio italiano, in crisi a causa del femminismo e dell'emancipazione della donna, si rifugia nella tecnologia: si porta in casa una donna robot che lo serve e lo accudisce come un sultano, salvo poi restarne prigioniero. Qualche momento lento, ma Sordi attore sopperisce a tutto.
Nello stile di Piccioni, orecchiabile e melodiosa. Sempre piacevole.
Grande attrice di teatro specializzata in ruoli brillanti è anche qui all' altezza della sua classe d' attrice. Perfetti i duetti con Sordi.
Entrata nella storia del cinema italiano come l' adolescente trasgerssiva degli anni '60, qui riveste un ruolo in cui dimostra mestiere.
In quegli anni furoreggiava nella commedia scollacciata e nel thriller asfondo erotico italiano. Interpreta qui uno dei suoi ruoli consueti, lo fa con spirito comunque. Gran bella donna.
Un grande! Gestisce tutto il film sfoderando tutta la sua classe di grande commediante. A sessantanni dimostra tutta la sua esperienza e quando il film sembra perdere qualche colpo, risolve da maestro con la sua grande arte.
Si è molto criticato, spesso ingiustamente, il Sordi regista. Certo Albertone era soprattutto un grande attore. Il Sordi regista si è sempre messo al servizio di Sordi attore e nello spirito dei film da lui realizzti andava bene così. Qui comunque se la cava egregiamente anche come regista, confezionando con mestiere un film interessante che andrebbe riscoperto.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta