Regia di Luigi Capuano vedi scheda film
Cappa e spada, buoni sentimenti e finale lieto, storiella rosa di sottofondo e avventurosa in superficie, con il 'nostro eroe' che difende i deboli contro i terribili cattivi. Inutile d'altronde chiedere di più a questo sottoprodotto del nostro fervido cinema di quei tempi; anzi, a conti fatti lavori come questo non possono che farci rimpiangere un'epoca in cui in Italia si girava con quattro soldi e meno ancora idee. Ma almeno si girava. Capuano in particolare si soffermò abbastanza a lungo sul genere, producendo anche significative varianti come un paio di Sandokan e un Sansone contro il corsaro nero che mischia già nel titolo due degli stereotipi più ricorrenti di quel momento. Nonostante il budget limitato e la scarsa fantasia della sceneggiatura firmata da Arpad DeRiso e Nino Scolaro, a fronte pure di una decisa carenza di nomi di risalto sul cartellone (i principali sono Alberto Lupo e George Ardisson, che poi sarebbe Zorro), il risultato non può essere disprezzato, specie se si considerano i minimi obiettivi di intrattenimento e 'sopravvivenza alimentare' che pellicole di questo stampo si prefiggevano. 3/10.
In un ducato iberico, alla morte del legittimo governante,il fratello del defunto prende con la forza il potere, al posto della vedova. Il popolo non ci sta, ma nulla può fare; almeno finchè non arriva l'eroico Zorro.
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