Regia di Flavio Calzavara vedi scheda film
Di valore non soltanto come riscoperta di un documento storico nel recente restauro(2024) compiuto a Roma, e per una volta dalla monopolistica Cineteca di Bologna, precipitato nell'oblìo per 54 anni prima, e altri 15 dopo. Ma di valore anche perché di raro dinamismo e senso dell'azione nella parte finale, oltretutto per un film della sua epoca, e di una fattura generante molto professionale e dalle eccellenti interpretazioni fino agli incisivi e dimenticatissimi caratteristi come Antonio Canova e Mario Terribile, e di veri e propri attori di teatro della Scala Film la cooperativa che lo produsse e come oggi non esistono davver9 più, quali Tino Buazzelli, Paolo Panelli, il grande Manlio Busoni. E certo il giovane anche lui allora proveniente dai palcoscenici, Marcello Mastroianni, già molto bravo, e la dimenticata ma davvero una bella "ri-scoperta" Fulvia Mammi.
La visione della mobile di Roma è ovviamente da romanzo feuilleton d'appendice, con dei poliziotti così sagaci e con i pochi mezzi tecnici dell'indagine di allora, e intuitivi, affidati alla loro perspicacia come nella figura del commissario "laureato" il dott. Tino Buazzelli, che ovviamente mai, o poco meno, sono esistiti veramente nella Storia della polizia italiana.
Ma tra i soggettivi assieme a Pietro Germi c'è Calogero Marrocco, che era proprio Ispettore della mobile romana
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta