Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Ciò che più affascina in questa pellicola di Hitchcock, sono sicuramente le inquadrature. La corsa attraverso le stradine della città e una freccia direzionale che ci porta direttamente alla vittima il cui assassino già sta' scappando dalla porta d'ingresso. Un concatenarsi di sequenze che eccitano lo spettatore...solo per i primi dieci minuti scarsi. Il resto è solo uno svolgersi del movente dell'omicidio per mano di un assassino designato che poi risulta non essere quello reale; noi che guardiamo ne siamo pienamente a conoscenza, soffriamo in silenzio sperando che giustizia possa essere fatta. Coinvolgente nelle sequenze d'apertura quanto in quelle di chiusura, acuisce l'inadeguatezza della già citata trama di mezzo che, con il suo sapore romantico e sdolcinato, non sostiene la suspance dei fotogrammi più corposi e trascinanti. La bellezza di Montgomery Cliff turba la scena ogni qual volta la telecamera finisce per inquadrarlo; la sua recitazione sommessa ma intensa sovrasta tutti gli altri protagonisti. Altro non c'è da aggiungere se non che le prove di rodaggio che il maestro del brivido sta' inanellando, sembra che pian piano stiano per portarlo al risultato estremo, completo e piacevole da osservare dei suoi film prossimi.
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