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Io confesso

Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film

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La recensione su Io confesso

di Baliverna
8 stelle

Non un capolavoro, ma certo una buona prova del regista del brivido. La stessa trama si prestava a molte banalità, ma Hitchcock ne trae un film interessante e originale, con un intreccio tra i personaggi di tutto rispetto. Certo, il tema del sospettato innocente gli era caro, perché lo mise in scena diverse volte e con buoni esiti.
Devo anche dire che è uno di quei film in cui il regista inglese ha messo da parte la sua cattiveria nel rappresentare i personaggi, un atteggiamento che compariva in lui ad alternanza in certi film, con un aumento vistoso nell'ultima parte della carriera. In questa pellicola le figure mi sembrano semplicemente realistiche, con i lati buoni e quelli cattivi, e una punta negativa nel personaggio dell'assassino. Secondo me si lascia intendere che l'uomo sia un ex-nazista fuggito in Canada dopo la guerra. Per molti aspetti è odioso, o per meglio dire lo è quasi fino alla fine, quando mostra un inaspettato squarcio di pentimento in extremis. Il suo approfittarsi della difficile posizione del prete, il suo canzonarlo persino, e infine l'attribuirgli un tradimento che non c'è ne fanno una figura quasi diabolica. Si può anche aggiungere che l'uomo sia quasi dominato dall'impulso di uccidere, forse per aver praticato l'azione molto spesso nel passato, indipendentemente se odia una persona o no. Il sacerdote, dal canto suo, è rappresentato senza la retorica che era in agguato, e Hitchcock ne fa un eroe umile che non ha nessun desiderio di mostrarsi come tale.
La sequenza pià efficace è secondo me quella in cui esce dal tribunale tra due ali di folla ostile e prevenuta; è un momento di alta tensione, che denota l'abilità di chi stava dietro alla macchina da presa (anzi, seduto sulla sediola, perché lui incredibilmente non guardava mai nell'obiettivo). Buona anche la sequenza dove il prete vaga tormentato per la città, con in primo piano le statue della Passione di Cristo. Ma ci sono altre inquadrature interessanti, come spesso avviene in Hitchcock. Bravi Clift e la Baxter.

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