Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
E'un Hitchcock strano,accanto alla consueta tematica dell'innocente ritenuto colpevole e che deve fare di tutto per discolparsi,qui si viene a creare un binomio stretto tra giallo e religione di non facile lettura.Per chi non è cattolico forse è anche difficile capire il perche'di questo film perche'credo che solo nella nostra religione il sacramento del segreto della confessione è osservato cosi'strettamente.Probabilmente un anglicano neanche capisce il tormento che vive sulla propria pelle il padre Logan superbamente interpretato da Montgomery Clift,da una parte la volonta'di risolvere tutto col minimo dolore possibile dall'altra la religione che impedisce di farlo e che di fatto fa riaffiorare una storia d'amore mai sopita,una ferita aperta che ricomincia a sanguinare .Qui Hitchcock innesca molto meno del solito il meccanismo della suspense anzi il film risulta piuttosto verboso ma io firmerei per avercene.La messa in scena è come al solito superba,il flashaback della vita di padre Logan nella sua classicita'è veramente ben fatto e Clift è sicuramente un attore adattissimo al ruolo tormentato del protagonista:il suo sguardo intenso ,i suoi gesti pacati ma che nascondono nervosismo ,tutta la deriva sentimentale di padre Logan è resa da Clift con superba capacita'....
non male
nella parte del poliziotto è ottimo
dolce ma mai melliflua
protagonista eccellente
un film un po'diverso dal suo solito ma sempre di grande fascino
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