Regia di Duccio Tessari vedi scheda film
Nell'ondata di thriller italici successivi all'affermazione dei film di Dario Argento,"Una farfalla con le ali insanguinate" fu uno dei primi ad arrivare:si indaga sull'uccisione di una studentessa francese in un parco,si ritiene che il probabile assassino sia un giornalista,padre di una compagna di scuola della ragazza,ma mentre l'uomo è in carcere,si succedono due delitti similari.Ambiguità a profusione su ogni personaggio,un clima cupo di sospetto e lascivia,ma di argentiano,questa escursione dell'esperto in western Tessari ha poco davvero.E' piuttosto un giallo che rimanda all'atmosfera di certi pòlar francesi,con un ritmo piuttosto basso,una lunga ricostruzione processuale,ed un colpo di scena conclusivo non così spiazzante come probabilmente chi ha scritto la storia avrebbe voluto.Tra l'altro,c'è anche una motivazione vendicativa piuttosto arbitraria,che comporta l'uccisione di persone innocenti per perseguire un disegno appunto di castigo,che lascia il tempo che trova.Un manifesto con un teschio e una farfalla,che forse lasciavano pensare spaventi maggiori a chi si fosse recato,al tempo,a vedere la pellicola in sala,e qualche scena erotica che nel cinema popolare di quelle stagioni,era quasi inevitabile,un'accortezza da parte della regia a seguire un iter narrativo comunque credibile,e attori vagamente indisponenti,a partire da un Helmut Berger per tutto il film minaccioso e confuso.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta