Regia di Duccio Tessari vedi scheda film
Giallo raffinato e ben distante dagli schemi argentiani, sorretto da una sceneggiatura (di Gianfranco Clerici e del regista) che mescola abilmente indizi rivelatori e false piste. Il tentativo di analisi sociologica non va oltre il consueto cliché di borghesi corrotti e rampolli ribelli, ma è apprezzabile, per un film dell’epoca, l’attenzione rivolta alle procedure investigative e processuali. Bravi tutti gli attori tra cui va segnalato un Gunther Stoll perfetto nei panni dell'ambiguo avvocato con qualche scheletro nell'armadio.
Tutte le prove sembrano inchiodare il giornalista televisivo Alessandro Marchi per l’omicidio di una studentessa francese diciassettenne, avvenuto in un parco di Bergamo. L’uomo viene infatti condannato all’ergastolo, ma durante la sua detenzione altre due donne vengono uccise con le stesse modalità
Bella.
Solo una comparsata per la giovanissima stellina francese.
Credibile.
Molto bravo nei panni del commissario Berardi.
Brava anche lei.
Ottimo.
Non perfettamente a suo agio ma anche lui se la cava.
Bravo e, sotto certi aspetti,molto in anticipo rispetto ai tempi.
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