Regia di Duccio Tessari vedi scheda film
Il titolo omaggia chiaramente la trilogia “animalesca” di Dario Argento, tuttavia il film di Tessari è totalmente privo di tensione e di scene visionarie (aspetti che caratterizzavano la trilogia di cui sopra) con omicidi consumati fuori campo (per intenderci non c’è traccia di sangue) e con una sceneggiatura (voto:6.5) che privilegia aspetti tipici del legal thriller (questa parte molto curata con interessante inserimento di tecniche di analisi delle prove raccolte sulla scena del delitto) ad altri più tipicamente di genere. La regia di Tessari (voto: 5.5) è tutt’altro che memorabile tanto che non si segnalano sequenze gustose (si nota come il regista non sia uno specialista del genere). Fiacco anche il ritmo che nonostante una sceneggiatura (del duo Tessari – Clerici) tutto sommato buona non riesce a garantire quel coinvolgimento emotivo che dovrebbe offrire uno spaghetti thriller. Interpretazioni (voto: 6) ordinarie con un Helmut Berger (voto: 5), però, stranamente spento. Colonna sonora (voto: 6-) poco ispirata, buona, invece, la fotografia (voto: 7+). In definitiva il film gode di un’ottima confezione, ma, a mio avviso, non si segnala tra i migliori spaghetti thriller di sempre causa soprattutto una regia sotto la media. Sopravvalutato. Voto: 6
Sotto tono.
Fiacca fiacca.
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