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7 magnifiche pistole

Regia di Romolo Guerrieri vedi scheda film

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La recensione su 7 magnifiche pistole

di mm40
3 stelle

Far west. Il bandito Sancho e i suoi sgherri sterminano gli operai della miniera dell'avvocato Benson, lasciando in vita il solo Corky affinché riferisca il tutto al padrone. Benson, vero e proprio damerino, pensa di rispondere all'attacco trascinando in tribunale Sancho, ma Corky ha un'idea migliore: raduna un branco di evasi, ubriaconi maneschi e poco di buono per insegnare all'avvocato come difendersi. Non appena il bandito torna a farsi avanti, i sette di Benson si scatenano.


Romolo Guerrieri (cioè Girolami, fratello minore di Marino) aveva esordito come regista con la sconclusionata commediola Bellezze sulla spiaggia, nel 1961; questo spaghetti western della primissima ondata è però la sua prima regia un filo più sofisticata e originale. Originale si fa per dire, visto che l'idea di partenza scimmiotta in qualche modo I magnifici sette (John Sturges, 1960); un'armata di sette disperati bruti ha l'incarico di vendicare la strage in una miniera, tutto qui. Ma la storia è costruita con buon piglio narrativo ed è divertente – perfino comica a tratti – il giusto, cosa che già distanzia questa pellicola da svariati titoli coevi appartenenti al medesimo genere. Nel complesso la coproduzione italo-spagnola non dispone di grandi mezzi e si vede bene; il valido artigianato di Guerrieri e dei suoi collaboratori tecnici salva il salvabile e il risultato è un'ora e mezza scarsa di gradevole visione ed evasione. Sebbene il soggetto sia accreditato nel film ad Alfonso Balcazar, Marco Giusti nel suo Dizionario del western all'italiana sostiene che il regista lo attribuisse a Duccio Tessari e Sergio Corbucci: non sarebbe affatto strano; ciò che è certo, comunque, è che la sceneggiatura appartiene a José Antonio de la Loma e a Giovanni Simonelli. Altra curiosità proviene dal cast: se il nome di Spean Convery fa ridere già di suo (trattasi in realtà di Spartaco Conversi, che a tutti gli effetti una vaga somiglianza con Sean Connery ce l'aveva pure), quello del protagonista Sean Flynn non inganna affatto: è figlio di Errol Flynn. Ulteriori interpreti degni di citazione sono poi Fernando Sancho, immancabile cattivo e per una volta nei panni di un personaggio di nome... Sancho, Evelyn Stewart / Ida Galli, Tito Garcia e il corpulento Poldo Bendandi. 3/10.

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