Regia di Michele Massimo Tarantini vedi scheda film
Un killer è stato fotografato 'sul lavoro'; il proprietario degli scatti gli commissiona un lavoro per pagarlo con quei pericolosi rullini. Lui accetta, ma le cose vanno da subito storte.
Un'ora e mezza di noia per una soluzione prevedibilissima. Action/poliziottesco privo di personalità che costituisce l'esordio dietro la macchina da presa per il disastroso Michele Massimo Tarantini, che miglior fortuna troverà negli anni seguenti con commediole scollacciate ad alto tasso di volgarità. Qui non siamo nel suo ambito e, pur senza esiti particolarmente dannosi, si vede; l'unica nota curiosa dell'opera rimane l'inserimento del 'tocco esotico' delle arti marziali: per il resto la sceneggiatura di Sauro Scavolini (da un soggetto del trio Paolo Levi-Lucio Chiavarelli-Giorgio Capitani) non fa altro che ripercorrere un insieme di luoghi comuni del genere. La presenza di interpreti non eccezionali non fa che rendere la pellicola ancora meno appetibile; il protagonista George Hilton è sostanzialmente l'unico degno di nota, mentre al suo fianco troviamo Rosemary Dexter, Claudio Nicastro, Steffen Zacharias e, nel ruolo dello sbirro, Giampiero Albertini. Prodottino licenziato frettolosamente e senza idee; due anni più tardi Tarantini comincerà a marcare il suo territorio con La liceale (1975). 2,5/10.
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