Regia di Robert Moore vedi scheda film
Colpi di scena con una tale frequenza raramente si vedono in un film; la tensione è altissima e, sia pure mascherata sotto un pesante strato di ironia, riesce a rimanere alta continuamente dall'inizio alla fine. Il cast è strabiliante per una commedia fondamentalmente di poche pretese: Falk, Sellers, Niven, Guinness e persino Capote nella parte del padrone di casa; la qualità è assicurata. Certo, va anche detto che la trama è quello che è (poca sostanza, molti clichè del genere, ovviamente rispolverati volutamente) e che un altro limite si può trovare nel continuo gioco di specchi, nel giocare su realtà e finzione fino ad aver tanto mescolato le carte da non capirci più nulla: sia per i protagonisti che per gli spettatori. Ma è pur sempre un'ora e mezza di tensione, divertimento e personaggi azzeccatissimi.
I 5 più grandi investigatori del mondo sono convocati per una cena in un castello di proprietà di un miliardario bizzarro. A mezzanotte l'invito prevede un delitto: i 5 abili detective si dannano per sembrare ciascuno il più abile e perspicace, ma non solo verranno a galla inquietanti verità su ciascuno di loro, ma i 5 neppure riusciranno ad avere la certezza su chi sia stato assassinato realmente.
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