Nell'agosto del 1976 nell'isola di Guadalupa, Antille francesi, il vulcano La Soufrière fa registrare una crescente attività vulcanica e gli esperti danno per certa un'eruzione dagli effetti catastrofici. 75000 abitanti della parte meridionale dell'isola sono evacuati ma un contadino si rifiuta di andarsene. Incuriosito dalla notizia Herzog si reca a Guadalupa.
Note
Le immagini di un mondo abbandonato e sull'orlo della distruzione si alternano alle testimonianze di chi con saggezza serafica e stoica rassegnazione si appresta ad affrontare la morte senza temerla. Una riflessione e un percorso anche spirituale sul contatto con una natura incontrollabile, colta nella sua meravigliosa imprevedibilità.
Quando tutti scappano lui arriva. Quando le cose non accadono ci pensa lui ad andare oltre i fatti. Questo breve film è forse il miglior modo per approcciare il regista tedesco, nella sua mezz'ora di durata c'è molto dell'etica e dell'estetica di Herzog. Il suo uso distorsivo del cinema documentario, il senso di raccontare una storia senza l'atto principale, solo Herzog poteva riuscire a… leggi tutto
Documentario Shock (o quasi visto che poi alla fine e' andato tutto fortunatamente bene),della tensione,della paura,dello sfollamento dai villaggi,in anticipo dell'arrivo di una tremenda eruzione vulcanica che non arrivera' ma che per un paio di contadini poverissimi diventa un qualcosa di estrema lotta contro la morte e senza paura le vanno incontro (e alla fine comunque hanno vinto loro ...)… leggi tutto
E niente, penso che dica già tutto il titolo.
Certo che "A chair is a chair, but John Waters is gay" sarebbe un bel sottotitolo.
Beh, quindi, cose tipo queste: Werner Herzog salva la vita a…
Sbagliato, inutili cialtroni. Ossessi sessuali che altro non siete.
"Final cut"! (No, non ho detto cunt.)
Scrivere. Fallire. Riscrivere. Fallire ancora. Ancora riscrivere. Fallire meglio (come diceva quello,…
“Mi interessava capire come nascono le storie e quale rapporto le lega alla realtà che le ha originate.” . I . Gli Uccisori del Mito. La Scienza dell'Uomo Bianco, ovvero: di Vulcani e…
Al di là di tutte le derivazioni di tipo sessuale/sentimentale, quello dell'atto mancato è il topos freudiano più rappresentato al cinema. Quell'energia inconscia che fa compiere un gesto in…
“Nell’estate del 1976 si erano verificate gravi catastrofi in molte parti del mondo. La terra tremava ovunque, in Friuli, nelle Filippine, in Cina nel modo peggiore e in America Latina. Nell’agosto del 1976 vi erano forti segnali di un’imminente eruzione del vulcano La Soufrière sull’isola di Guadalupa nelle Antille francesi. Fin…
Uomo e Natura, quale indicibile indissolubile legame, quale terrificante rapporto. Quant'è piccolo l'uomo di fronte al terrore e all'angoscia che un evento naturale causa, nella nebbia funerea e solforosa che fuoriesce dal vulcano La Soufrière, mentre la città sembra colta in un coma profondo, in cui pochi esseri umani e viventi si lasciano morire. L'Uomo, l'essere vivente, accetta di essere…
attesa di una catastrofe inevitabile... forse solo herzog poteva girare un documentario di 30 minuti e trasformarlo in un kolossal catastrofico che hollywood si sogna. poichè il mitico uomo di cinema tedesco partito con due operatori, con la sua tipica voce in modo distaccato ma imminente, introduce il prologo a quella che sembrava dovesse essere la fine di una parte dell'isola e di una città,…
Anche i giganti hanno proseguito coi mediometraggi. In funzion della durata : 28' Werner Herzog FilmeMacher ( opinione nuova ) 30' la Soufrière 35' Demoni e Cristiani nel…
Documentario Shock (o quasi visto che poi alla fine e' andato tutto fortunatamente bene),della tensione,della paura,dello sfollamento dai villaggi,in anticipo dell'arrivo di una tremenda eruzione vulcanica che non arrivera' ma che per un paio di contadini poverissimi diventa un qualcosa di estrema lotta contro la morte e senza paura le vanno incontro (e alla fine comunque hanno vinto loro ...)…
VOTO 7/8 ESTREMO (Tv 3 Novembre 2011) In attesa di una catastrofe inevitabile Warten auf eine unausweichliche Katastrophe Questo straordinario documentario-istantaneo di Herzog è perfettamente descrivibile espandendo i concetti contenuti nelle parole del sottotitolo. IN ATTESA: Il regista e la sua troupe partono immediatamente per Guadalupa appena vengono a conoscenza della…
Quando tutti scappano lui arriva. Quando le cose non accadono ci pensa lui ad andare oltre i fatti. Questo breve film è forse il miglior modo per approcciare il regista tedesco, nella sua mezz'ora di durata c'è molto dell'etica e dell'estetica di Herzog. Il suo uso distorsivo del cinema documentario, il senso di raccontare una storia senza l'atto principale, solo Herzog poteva riuscire a…
>in Attesa< ... quindi proprio come il lavoro dell'attore, in progresso, con un copione fornito giorno per giorno, ora per ora, attimo per attimo, e/o con un copione non ancora scritto - dal destino ... di tutti : attori e spettatori, registi deus ex machina e derive continentali deus ex magma, spettatori e passanti davanti alle locandine, magari un titolo in sottopancia che scorre tra il…
Quando un artista supera sè stesso, per cogliere un attimo irripetibile. Quando una sequenza è inevitabile. E inevitabilmente dev'essere "... buona la prima!" Quando lo spettatore assiste ad…
"In attesa di una catastrofe inevitabile" è il sottotitolo di questo assurdo, paradossale documentario di Herzog. Tanto inevitabile che non accadrà: ma non è solo in questo dettaglio - mica di poco spessore, peraltro - che si ritrova lo spirito paradossale dell'opera. Assolutamente no: è proprio la sua stessa realizzazione a farcela sembrare totalmente fuori da ogni…
Splendido compendio delle sfide cinematografiche più estreme realizzate dal suo autore, La Soufrière - Warten auf eine unausweichliche Katastrophe ("La Soufrière - Attesa di una catastrofe inevitabile") è un suggestivo documentario sull'imminente eruzione (siamo nel 1976) del vulcano La Soufrière nell'isola di Guadalupa (Antille francesi):…
La follia può essere costruttiva o distruttiva, pura o sanguinaria, giocosa o apocalittica, ma sempre ammaliante. Qualche esempio geniale catastrofico-sperimentaldocumentaristico.
Herzog concepisce il cinema come sfida estrema e quasi sovrumana, come un suicidio, un "folle volo": qui non esita a filmare quella che sarebbe dovuta essere l'eruzione di un vulcano, una delle più catastrofiche, ma che poi non avvenne per fortuna di tutti. Nel film si percepisce una tensione quasi apocalittica. 8
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