Havana, Cuba, fine anni 50. I Fellove sono una famiglia benestante: uno dei figli gestisce il nightclub El Tropico, mentre i suoi due fratelli aderiscono alla rivoluzione castrista conto il dittatore Batista. I Fellove finiscono così nei guai e l'unica soluzione è lasciare clandestinamente l'isola.
La tragedia di un uomo che crede nella famiglia e in un'Avana patinata... che non è mai esistita. Un uomo che non capisce le scelte - tutte diverse - del padre, del fratello maggiore e di quello minore. Un uomo che vede in Batista e nel Che dei personaggi da cabaret e sceglie gli USA per ricreare il locale che ha perduto.
E' un film girato benissimo, interpretato bene ma a tratti troppo noioso e poco lineare. Molto macchiettistica la rappresentazione del contorno storico e troppo lungo l'epilogo.
E c'ha messo pure vent'anni , Andy Garcia, per portare sullo schermo questo bruttissimo racconto d'amore e guerra che annoierebbe anche il piu' anticastrista del globo!
Il film vorrebbe essere un omaggio epico e romantico alla Cuba che Gracia vorrebbe vedere - e cioe' piena di mafiosi,puttane,giocatori e di gente comune che muore di fame.. - anche oggi al posto della repubblica… leggi tutto
Dittatura e rivoluzione si confondono e in fondo si equivalgono nei loro aspetti negativi. Il film in generale è apprezzabile per la fotografia, cosi come buone sono le ambientazioni. Gli attori sono nella norma. Splendida la Sastre sempre avvolta in una moltitudine di vestiti colorati che ne esaltano la bellezza. leggi tutto
The lost city offre uno spaccato della Cuba a cavallo fra le ultime dolcezze per proprietari del regime di Batista e il rinnovamento, talora brutale, imposto dalla rivoluzione castrista.
Andy Garcia, coinvolto come attore, regista e produttore, riversa nella narrazione tutta la nostalgia per un luogo che lo ha visto nascere e crescere per poi doverlo abbandonare.
Probabilmente, come tutti i… leggi tutto
Cuba anni '50, tempo di rivoluzione. Due fratelli - appartenenti ad una famiglia benestante - sono schierati su fronti politici opposti: l'uno conservatore, l'altro coinvolto a fianco di Che Guevara e Fidel contro il regime di Batista.
Andy García interpreta il fratello conservatore e dirige anche la pellicola. Certo, mette in scena un film ambizioso, che mira a raccontare la…
Con il termine Proibizionismo si fa riferimento ad uno dei tanti periodi storici che hanno caratterizzato il secolo scorso, in particolare, il lasso di tempo… segue
2009
2009
Nel mese di ottobre questo film ha ricevuto 4 voti
La rivoluzione castrista a suon di musica.Dalla prospettiva del proprietario di un night.L'esordio registico(credo)del valente Andy Garcia si segnala per regalarci la narrazione della rivoluzione castrista a Cuba da un ottica nettamente anticastrista.E ne ha pure per Che Guevara che in una scena di questo film giustizia senza pietà un oppositore.Una scena che mi ha fatto sussultare non…
VOTO : 5++.
Andy Garcia si cimenta alla regia e realizza un film lunghissimo e nel complesso narrativamente sfilacciato e montato con una mancanza di ritmo che taglia il pathos che la storia nel suo DNA avrebbe in buone dosi.
Per me è un mezzo fallimento, un cast di alto profilo mal sfruttato (penso a Murray utilizzato in maniera troppo limitata non tanto nel tempo, ma per le caratteristiche…
Esce il monumentale film di Soderbergh sul Che, impossibile resistere al desiderio di mettere tutto a soqquadro con una bella taglist sulla Rivoluzione. Il tema è chiaro e facile. Qui si parla di ribaltare il mondo,…
Ricerca della felicità individuale, fughe da realtà invivibili, esodi di massa in presenza di circostanze drammatiche. L'uomo si mette in movimento, spesso con dolore a volte con gioia e speranza, e lascia la sua…
Un attore che stimo ed ammiro e mi dispiace che da qualche anno abbia perso quella credibilità, forse dovuta più che altro al sistema hollywoodinao che stritola chiunque non sta la suo gioco.
Qui ha tentato una carta importante che ha seguito da anni, essendo toccato molto da vicino per lui nato a Cuba; è regista, sceneggiatore, musicista.
Sul tema aveva in parte lavorato già in Tv ed in…
The lost city offre uno spaccato della Cuba a cavallo fra le ultime dolcezze per proprietari del regime di Batista e il rinnovamento, talora brutale, imposto dalla rivoluzione castrista.
Andy Garcia, coinvolto come attore, regista e produttore, riversa nella narrazione tutta la nostalgia per un luogo che lo ha visto nascere e crescere per poi doverlo abbandonare.
Probabilmente, come tutti i…
Dittatura e rivoluzione si confondono e in fondo si equivalgono nei loro aspetti negativi. Il film in generale è apprezzabile per la fotografia, cosi come buone sono le ambientazioni. Gli attori sono nella norma. Splendida la Sastre sempre avvolta in una moltitudine di vestiti colorati che ne esaltano la bellezza.
E c'ha messo pure vent'anni , Andy Garcia, per portare sullo schermo questo bruttissimo racconto d'amore e guerra che annoierebbe anche il piu' anticastrista del globo!
Il film vorrebbe essere un omaggio epico e romantico alla Cuba che Gracia vorrebbe vedere - e cioe' piena di mafiosi,puttane,giocatori e di gente comune che muore di fame.. - anche oggi al posto della repubblica…
Contraddizioni perenni.Calore ed amore.Musica,speranze e sogni.Una terra che ti resta nell'anima,nella testa.Nell'attesa da oltre cinquant'anni di chissa' che cosa!!!
Andy Garcia dichiara il suo grande amore per una Cuba sospesa tra le contraddizioni della Rivoluzione e le false promesse della Dittatura.Una lettera d'amore scandita al ritmo delle inquietudini,dei soprusi,delle falsita' e delle bellezze di un'isola unica al mondo.Un cast importante fa in modo che si perdonino alcune ingenuita' della storia.Comunque un buon prodotto e poi Garcia e Sastre sono…
Certamente il film più brutto del 2006. Andy Garcia è accecato dall'odio nei confronti dl regime castrista. Purtroppo il film è recitato malissimo come se fosse il Padrino, montato peggio, senza idee, lento e lunghissimo (140 min ca.!).
Potrei continuare all'infinito a parlare male del film, della mancanza anche di una scena con un minimo di pathos, personaggi senza spessore psicologico e il…
Sicuramente un film molto sentito da Andy Garcia. Una dichiarazione d'amore nei confronti della sua terra, Cuba. Buoni gli interpreti, tra cui Bill Murray, Tomas Milian ed Enrique Murciano (Senza Traccia in tv). E con un cammeo di Dustin Hoffman che compare si e no cinque minuti in più di due ore di film, ma lascia comunque il segno. Qualche lungaggine di troppo appesantisce la storia, comunque…
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Commenti (4) vedi tutti
La tragedia di un uomo che crede nella famiglia e in un'Avana patinata... che non è mai esistita. Un uomo che non capisce le scelte - tutte diverse - del padre, del fratello maggiore e di quello minore. Un uomo che vede in Batista e nel Che dei personaggi da cabaret e sceglie gli USA per ricreare il locale che ha perduto.
commento di sarvaegouno dei film più inutili della storia del cinema, con l'aggravante di essere privo di ritmo e malfatto
commento di krossla trama purtroppo si perde è poco chiara e possiede delle lentezze inutili. garcia è meglio quando viene diretto… fa meno danni
commento di laura69E' un film girato benissimo, interpretato bene ma a tratti troppo noioso e poco lineare. Molto macchiettistica la rappresentazione del contorno storico e troppo lungo l'epilogo.
commento di nibbio