Regia di Ivan Reitman vedi scheda film
Da una buona idea un film decotto. Matt, newyorkese normale, giovane architetto di successo, incontra Jenny, ragazza da sogno, alta, elegante, romantica, solo appena un po' nevrotica, sessualmente esplosiva. Si piacciono, si innamorano e poco dopo lei gli rivela di essere in realtà G-Girl, la supereroina che dal cielo pattuglia e protegge la città. Quand'è in azione è uno schianto, lunga lunga, spiritosa e supermoderna: Uma Thurman, sulla carta il corrispettivo ideale della magnifica sexy-strega degli anni '80, Sigourney Weaver in Ghostbusters. Il regista di La mia super ex-ragazza è, ahimé, proprio Ivan Reitman, "superstite" della squadra più gloriosa del Saturday Night Live (quella di Landis-Belushi-Aykroyd-Murray), che di Ghostbusters fu regista e interprete, di recente in caduta libera con Sei giorni sette notti ed Evolution. Questa commedia di bisticci, disparità, paradossi pareva scritta apposta per il suo antico umorismo devastante, opera tra l'altro di uno sceneggiatore che dovrebbe essere un campione di cattiveria, Don Payne, autore dei Simpson. Invece, dopo 10 minuti, tutto si affloscia, in una successione fiacca di banalità, senza ritmo, senza tempi comici, senza il minimo tocco di perfidia.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta