Regia di Zhang Yimou vedi scheda film
bello. la storia di un padre che non vede il figlio se non sentirlo dire che non lo vuole vedere e che con tutto se stesso cercherà di fare quello che non è riuscito a fare per poi scoprire che non era una cosa così importante. troppo simili e quindi due poli che non si potranno toccare, il padre crca di recuperare consegnandogli alla memoria un lavoro che avrebbe dovuto fare e che non riuscirà a porre a termine. isolarsi in un paesino di pescatori o in un villaggio in cina a fissare il mare sempre uguale a se stesso o danze che si ripetono nei secoli. fino a spingersi a cercare di riallacciare un rapporto padre-figlio con la speranza di mettere una toppa, di riparare qualcosa negli altri, se non in sè. zhang yimou è quello che ha fatto lanterne rosse, la storia di qui ju e non uno di meno e se vede e si sente. bellima la parte ambientata in quel paesaggio roccioso nel quale il protagonista "si perde" con quel bravissimo bambino. e poi ken takakura ha scolpito sul viso la storia del mondo e quell'imperturbabile mutismo del dolore. bello, bravi.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta