Regia di Benny Chan vedi scheda film
Jackie Chan ha alle spalle una carriera oramai ultratrentennale, anche se da noi non ha tutto sommato mai riscosso grossi risultati in termini di incassi: da metà anni Ottanta in poi, con "Protector", il suo cinema ha tuttavia i suoi estimatori anche qui, seppure gli appassionati veri e propri ne contestano l'eccessiva contaminazione con i blockbuster statunitensi degli ultimi anni. "New police story", che è un episodio di una serie, comincia con il protagonista letteralmente a pezzi perchè si sente responsabile della strage dei suoi uomini ad opera di delinquenti cui veniva data la caccia: gli viene in aiuto un giovane che non si separa da una giacca mimetica vecchia e trasandata, che si annuncia suo collega e lo aiuterà nel recupero di se stesso e nel regolamento di conti con la pericolosa banda. Il film ha una forte connotazione melodrammatica, confondendo le scene di azione pura e spericolata con una tendenza al retrogusto sentimentale: Chan,superata la cinquantina d'anni, si spende magari meno in acrobazie e capriole, ma è anche un buon interprete. E non dispiace appunto l'infiltrazione da melomani del sentimento ad ogni costo, che emerge soprattutto nelle scelte dei personaggi e in ciò che si viene a sapere del loro passato, in un cinema sospeso tra un impatto visivo sempre d'effetto ed una visione tuttavia "umana" anche dell'azione,oltre che dei rapporti umani e dei principi da tenere presenti che non lascia indifferenti.
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