Regia di Hans-Christian Schmid vedi scheda film
la cosa che piu'mi ha sconvolto di questo film è che narra una storia assolutamente vera,la stessa che ha ispirato il piu'modesto The exorcism of Emily Rose.mentre in quest'ultimo il regista cercava di ottenere il massimo della spettacolarizzazione dalle crisi della protagonista(assoldando nella parte una vera e propria contorsionista su cui indugiava morbosamente la macchina da presa) qui la tragedia è solo suggerita e mai mostrata apertamente.Perche'l'orrore non è rappresentato dalla malattia o dalla persona affetta da tali patologie,qui l'orrore è evocato dal contesto:una vita ai limiti del grigiore spenta sul nascere da una madre che non tollera neanche i vestiti colorati,castrante sotto tutti i punti di vista e un padre di temperamento piu'mite ma del tutto succube della mefistofelica moglie.L'universita'a Tubinga(naturalmente contro il volere della madre)rappresenta una fuga per la liberta',l'amicizia,l'amore,respirare un'aria diversa da quella che ha sempre respirato.Ma la malattia incombe(dovrebbe essere epilessia ma non è ben chiaro,si evocano anche strane paure ancestrali religiose) e urge la protezione della casa natia.In un finale assolutamente da brividi,la protagonista,stremata si fa portare fuori in macchina dalla sua migliore amica ai tempi dell'universita'per dare un'ultima occhiata a quello che non rivedra'piu',un'ultima annusata all'aria che tanto agognava e tutto si spegne sui riflessi di un vetro....Un film duro,intenso,recitato benissimo soprattutto dalla straordinaria protagonista,che smuove realmente qualcosa dentro,leggere poi il finale della storia vera fa venire ancora di piu'i brividi.il regista ha il merito di porre molti interrogativi senza quasi schierarsi dando la possibilita'alla sensibilita'di ognuno di esprimersi....alla fine questa è materia scottante sotto il profilo sia medico che religioso....
particina che non sposta
in sottotono
molto brava
straordinaria per sguardo
parte da succube recitata con apparente dolore
straordinaria protagonista.Un volto nuovo da tener d'occhio
regia attenta ma col giusto grado di distacco dalla vicenda che racconta.Buona
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