Regia di Arne Mattsson vedi scheda film
Thriller mozzafiato e pellicola patinata: come coniugare le due correnti che guidano la mano di Mattsson senza danneggiare l'impatto cerebrale della prima, nè il ricercato gusto estetico della seconda? Non essendo affato uno sprovveduto, il regista svedese riesce a evitare il peggio, ma realizza comunque un lavoro in cui tensione, mistero, atmosfere deliranti e una trama cervellotica (esponenzialmente nel suo sviluppo, a richiamare appunto la spirale del titolo) si mescolano in maniera non sempre convincente nel bianco e nero tendente all'opaco fotografato da Max Wilén (Alle soglie della vita, Ingmar Bergman, 1958). La bellezza di Ulla Jacobsson (col regista già per Ha ballato una sola notte, il suo titolo probabilmente più famoso, del 1951) non è purtroppo assistita da altrettanta bravura, in un ruolo che però va riconosciuto difficile, cioè quello di una donna nevrotica costantemente a un passo dal crollo psicologico; già migliore è l'impressione che lasciano i due protagonisti maschili, Gunnar Hellstrom e Tord Peterson. Se certi momenti paiono quindi più riusciti (senz'altro la sequenza d'esordio), in altre occasioni lasciano da pensare certe carrellate dal basso o l'insistito utilizzo di primi e primissini piani, a ricercare un'effetto ansiogeno certamente suscitabile anche in altre maniere. Quello di La spirale del terrore è un soggetto che avrebbe fatto furore in mano a Mario Bava: c'è una componente sadica di fondo, una violenza non del tutto conscia nei personaggi che ne fanno una storia piuttosto aderente al miglior cinema del regista italiano; la sceneggiatura scritta da Mattsson e Per Wahloo vive il suo apice nel quarto d'ora finale, nel quale l'intreccio si scioglie in maniera ottima, anche se non è decisamente felice la soluzione di chiudere la pellicola in modo sbrigativo su un primo piano mentre una voce fuori campo spiega quanto allo spettatore mancava di sapere. 5,5/10.
Una donna è convinta di essere perseguitata da un assassino: allerta la polizia, ma le indagini non portano a nulla. Il marito e la zia la accudiscono, incolpando l'alcol di fare farneticare la donna. Ma la tragedia è realmente alle porte.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta