Regia di Piero Regnoli vedi scheda film
L'ultima preda del vampiro è una delle rarissime regie di Piero Regnoli, un passato da critico cinematografico de l'Osservatore romano e un futuro da sceneggiatore di z-movies e soft porno. Si tratta di un onesto lavoretto di stampo gotico in anticipo sui tempi - Mario Bava e Antonio Margheriti rispolvereranno il genere nel corso del successivo decennio, ma con risultati senza dubbio migliori - che ha il pregio di risultare abbastanza solido nella trama (il film è scritto dallo stesso regista) e di fare tesoro dei pochi mezzi a disposizione. Il miglior effetto speciale - chiamiamolo così - rimane comunque la presenza di Lyla Rocco nei panni della protagonista: bellissima e dotata come interprete, rinuncerà presto alla carriera nel mondo della celluloide per sposare Alberto Lupo; qui al suo fianco troviamo come nomi maggiori Walter Brandi e Alfredo Rizzo. Il problema principale della pellicola è la direzione dilettantesca di Regnoli, che non sembra avere le idee chiare sul concetto di tensione; il risultato nel complesso è un horror che si lascia seguire, ma sensibilmente fiacco, che di 'horror' ne crea ben poco. 2,5/10.
Cinque ballerine in viaggio vengono sorprese da una violenta tempesta. Fermano il pullman e chiedono riparo in una villa, che si rivela però abitata da personaggi ostili e inquietanti. La notte passa e torna il bel tempo, ma il giorno seguente una tragedia è in arrivo.
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